Oltre settanta espositori a "L'arte del Saper Fare"
Le espositrici e gli espositori daranno dimostrazione dal vivo delle particolari lavorazioni artigianali.
Ospite d'eccezione la tessitrice del bisso Chiara Vigo.
Il prossimo fine settimana (sabato 13 e domenica 14 settembre) avrà luogo l'evento "L'Arte del Saper Fare" (Impara s'arte e ponela a parte), organizzata dall’Assessorato alle Pari Opportunità e politiche del lavoro del comune di Ozieri, con la preziosa collaborazione di un gruppo di donne ozieresi che da tempo sono impegnate in tutte le attività che caratterizzano il mondo femminile.
Durante la mostra delle lavorazioni di artigianato tradizionale e artistico, degli elaborati pittorici e di arti visive, di hobbistica ed oggettistica, le espositrici e gli espositori daranno dimostrazione dal vivo delle particolari lavorazioni artigianali.
La mostra sarà ospitata dai nuovi locali della Fiera di Ozieri, nel quartiere di San Nicola, e sarà aperta al pubblicocon i seguenti orari
- Sabato 13 Settembre dalle ore 16 alle 21
- Domenica 14 Settembre dalle ore 9 alle 13,30 e dalle ore 16 alle 20.
Alle ore 17 di sabato si terrà una breve cerimonia di inaugurazione della mostra. Ai saluti del Sindaco di Ozieri Leonardo Ladu e dell'assessore alle Pari Opportunità e Politiche del Lavoro, Beatrice Chessa, seguirà un intervento dell’assessore provinciale al Lavoro e Formazione, Salvatore Marino.
Al termine della cerminia di inaugurazione si terrà una conferenza sul bisso e la sua lavorazione con Chiara Vigo, ospite d'eccezione dell'evento, alla quale interverrà Maria Grazia Lostia, specializzanda in Antropologia Culturale ed Etnologia presso l'Università degli Studi di Siena.
Nella giornata di domenica, oltre ai numerosissimi artigiane/i ed artiste/i che hanno aderito all'iniziativa, avremo il piacere di ospitare il ricamo su rete Filet delle donne di Bosa e Maria Corda - l'ultima artista-maestra della lavorazione della seta orgolese col quale viene confezionato "su lionzu" - il copricapo del classico costume di Orgosolo.
Le adesioni di artigiane ed artisti, oltre settanta, sono state ben oltre le iniziali aspettative, arrivando a coinvolgere partecipanti da oltre 18 paesi da tutta la Sardegna: da Nule a Sant’Antioco, da Alghero a Quartu Sant’Elena da Bosa a Macomer, Sassari, Pattada, Oschiri, Tula, Tissi, Nughedu San Nicolò, e persino da Asti e dalla Romania.
Il grande successo riscosso dall'iniziativa preannuncia una due giorni di tradizione e innovazione, cultura materiale e rilancio di nuova professionalità.
Elenco degli espositori
- Chiara Vigo, Sant Antioco - Tessitura del bisso
- Maria Corda, Orgosolo - Tessitura de "Su Lionzu"
- Albertini Monica, Ozieri - Restauro mobili, lavori a maglia, uncinetto, cucito, gioielli
- Amati Mario, Ozieri - Scultura su zucca, acquario tornito con rilievi e fioritura fatta con vegetali
- Are Antonietta, Nuoro - Mostra fotografica e DVD "incontro di vibrazioni" e mostra fotografica e DVD su Chiara Vigo"Luce di bisso"
- Avagnina Alessandra, Alghero - Dipinti su vetro
- Becca Maria Assunta, Ozieri - Confezione di vassoi in vetro, fiori essicati e stoffe di seta
- Becciu Loredana, Ozieri - Decoupage
- Bertulu Piera, Ozieri - Rivisitazione di vecchi oggetti, mobili, pizzi e ricami
- Biddau Manuela, Ozieri - Quadri e sculture
- Cadeddu Magi - Ricami e pitture su tessuti
- Campus Teresa, Ozieri - Ricamo a mano
- Carraro Vittorina, Alghero - Creazioni in ceramica ispirate a "Sardos Antigos", bronzetti, medaglioni
- Carta Raimonda, Ozieri - Lavori ad uncinetto e artistici a calza
- Carzedda Giuseppa, Ozieri - Lavori a maglia
- Chessa Giovanna, Nule - Tessitura e filatura
- Chessa Davide, Ozieri - Lavorazione della pietra
- Como Sara, Pattada - Monili in ceramica con chiusura in oro e argento
- Corrias Eleonora, Sassari - Pitture con tecniche miste
- Corrias Maria Rosa, Ozieri - Lavori di cucito con juta, raffia, stoffe riciclate, carta, cartone
- Cosseddu Annamaria, Ozieri - Ricami a uncinetto
- Cossu Felicina, Sassari - Ricami con e su materiale atipico
- Cossu Lucia, Ozieri - Creazione cestini porta corredino
- Cossu Maddalena, Ozieri - Quadri e oggetti decorati con tecniche miste - Decoupage
- Cossu Mariangela, Pattada - Tessitura artigianale tappeti sardi
- Demarcus Antonia, Pattada - Complementi d'arredo in tessuto
- Demartis Susanna, Oschiri - Lavori a uncinetto, punto croce, maglia, sapone artigianale
- Demontis Maria Rosa, Nughedu San Nicolò - Gioielli in pasta di mais
- Dessena Antonella, Ozieri - Trasformazione e riutilizzo di cassette di frutta e verdura
- Falchi Leonarda, Ozieri - Sartoria: come saper tagliare e cucire
- Fenu Giuseppina, Ozieri - Dipinti sul viso e sul corpo
- Fois Gianfranco, Nughedu San Nicolò - Lavorazione legno
- Iacomino Elisa e Lucia, Ozieri - Pittura e decoupage pittorico
- Langiu Silvia, Nughedu San Nicolò - Creazioni in pelle
- Marzagalli Martina, Asti - Lavorazione e produzione gioielli in argento, rame e ottone
- Manca Bastiana, Ozieri - Cucito, ricamo, uncinetto, maglia
- Meridda Veronica Rita, Ozieri - Decoupage
- Meridda Vittoria, Ozieri - Decoupage su legno, tele, tegole, vetro
- Moro Anna, Alghero - Pittura e creazione di bijoux
- Mulas Battistina, Ozieri - Ricamo su lino
- Mundula Maria Giovanna, Ozieri - Ricamo, corredino
- Murtinu Carmela Speranza, Ozieri - Decorazioni quadri, cuscini, tendaggi, piatti, vasi, ecc
- Muzzu Angelina, Tissi - Sapone artigianale
- Paiato Irene, Alghero - Pittura su pietre e ciottoli
- Pani Gavino, Ozieri - Costruzione arnesi agricoli in legno
- Patteri Anna, Ozieri - Esposizione di magliette e borse personalizzate
- Pes Giovanna, Oschiri - Pitture ad olio su tela e tecnica a spatola
- Piluzza Maria Andreana, Ozieri - Riproduzione gioielli antichi e calchi di statue antiche
- Pinna Cosima, Bosa - Ricamo tradizionale, filet bosano
- Pinna Nicoletta, Iglesias - Bigiotteria realizzata con la tecnica della vetrofusione
- Possa Alessia, Macomer - Scialli ricamati a mano
- Postolache Natalia, Romania - Tessuti, lana
- Rojo Mireya Esther, Sassari - Bigiotteria in argento, pietra e cristalli
- Rondello Paola, Alghero - Gioielli in pasta di pane e pietre dure, coralli, conchiglie
- Rutigliano Ruggero, Ozieri - Monumenti storici in scala, ferro battuto
- Saba Antonio, Ozieri - Pittura
- Sanna Silvia Salvina, Ozieri - Bigiotteria, gioielli in argento
- Sassu Maria Antonietta, Mores - Composizioni floreali, realizzazioni in pasta di pane
- Scanu Marcello, Tempio Pausania - Bonsai in rame
- Sechi Giovanni, Nughedu San Nicolò - Icone, maschere in legno
- Sechi Luisa, Ozieri - Pitture ad olio su vetro e tela
- Sechi Salvatorica, Ittireddu - Lavorazione cestini e altro laboratorio
- Sechi Silvia, Sassari - Pittura su vari supporti in tecnica mista
- Serra Maria, Bonnanaro - Uncinetto
- Simcic Caterina Angela, Mores - Decoupage, decorazione piatti, uova di struzzo, legno, vetro
- Soggiu Francesca, Alghero - Decoro su vetro
- Solfizi Anna Maria, Ozieri - Laboratorio di cucito
- Sotgiu Gavina, Tula - Gioielli, cucito
- Tilocca Luisa Anna, Alghero - Pittrice
- Vartanian Aida, Alghero - Acquarelli, segnalibri, vetri e sassi dipinti
- Zappu Giuseppina, Quartu Sant'Elena - Addobbi natalizi, fiori di carta, bambole in stoffa
- Zintu Antonia, Ozieri - Pittura su vetro, legno e ristrutturazione oggetti
Chi è Chiara Vigo
Chiara Vigo nasce a Calasetta, sulla costa nord dell'isola di Sant'Antioco, il 1° Febbraio del 1955. È nipote di Leonilde Mereu, l'ultimo maestro che in quegli anni fa scuola di bisso.
Da bambina Chiara ama trascorrere lunghi periodi a contatto con la nonna Leonilde percependo già la forza della sua grande spiritualità e della preziosità dei suoi saperi. E così Leonilde Mereu comincia con lei un lavoro di iniziazione.
La bambina, via, via fino alla giovinezza di 18-20 anni, farà proprio quell'enorme e profondo mondo di saperi e quella particolare sensibilità che sono condizioni indispensabili a che la nonna gli trasmetta il prezioso mistero del bisso. Nel frattempo Chiara ha conseguito alcuni diplomi di scuola statale che potrebbe utilizzare per intraprendere un qualsiasi impiego moderno, ma non è questo che le interessa. Anzi incomincia a soffrire per quella aberrazione del nuovo vivere socio-istituzionale che mentre cancella i maestri come vivo serbatoio di valori, vede sempre più le antiche arti relegate a semplici vetrine museali, a contenitori vuoti.
Quindi il legame affettivo con la nonna diventa inscindibile e irrinunciabile legame culturale. Così Chiara si affaccia al bisso scoprendo presto che la passione, la pazienza, la fatica, la cura minuziosa del particolare, sono gli strumenti del suo svelamento.
Il fascino delle realizzazioni artistiche della nonna Leonilde, la profonda spiritualità che la governa inducono Chiara ad intraprendere questo difficile percorso. Difficile perchè ormai i tempi sono cambiati e la morfologia dell'ambiente sia naturale che umano è irriconoscibile. La marea consumistica ha piegato le radici degli antichi mestieri, ha slegato le comunità dalla natura dei propri luoghi, ha prodotto l'alterazione totale dei propri bisogni.
Chiara Vigo è sola, l'unica nel Mediterraneo e quindi l'unica al mondo, a tessere il bisso, a tenere in vita una tradizione millenaria.
È sola con la consapevolezza che la perdita del filo del bisso equivarrebbe alla perdita del senso di preziosità della natura, alla perdita conseguente di tutto quel sapere che le comunità nell'isola e nel Mediterraneo centro-orientale hanno espresso nella loro storia. Ha dalla sua solo una grande passione: il giuramento fatto alla nonna, capisce, è e sarà la sua vita, tesserà il bisso finché sarà possibile.
(fonte: testi e immagini tratte da www.sardolog.org/bisso/index.htm)
Il bisso
Il bisso è una sorta di seta naturale marina ottenuta da un filamento che secernono alcuni molluschi (pinna nobilis) la cui lavorazione era sviluppata nell'area mediterranea. Dal bisso si ricavavano pregiati e costosi tessuti con i quali si confezionavano, nell'antichità, gli abiti dei personaggi importanti.
Oggi la pinna nobilis, mollusco di grosse proporzioni che può arrivare a un metro di lunghezza, è considerata a rischio estinzione, a causa della pesca indiscriminata, dell'inquinamento e della diminuzione delle aree dove cresce.
La produzione di vero bisso è quindi inesistente, probabilmente l'ultima artigiana che conserva le conoscenze per ricavare e trattare questo materiale è Chiara Vigo dell'Isola di Sant'Antioco in Sardegna.
Il bisso inoltre aveva spiccate proprietà terapeutiche ben conosciute dai pescatori in quanto grazie alla sua potente proprietà emostatica era usato per la medicazione delle ferite che i pescatori frequentemente si procuravano con gli arnesi da pesca.
(fonte: testi da Wikipedia
immagine della Pinna Nobilis da http://digilander.libero.it/PROVERBISARDI/bisso/bisso.htm)