Conferenza sulla donazione del Midollo Osseo
L'A.D.M.O., l'A.I.D.O., il Comune di Ozieri e le Scuole cittadine si mobilitano per aiutare la piccola Daniela.
L'impegno dell'ADMO e dell'AIDO di Ozieri per aiutare la piccola Daniela e tutti quelli che per guarire hanno bisogno di un trapianto di midollo osseo, si concretizzerà sabato 19 gennaio con un incontro-dibattito nel teatro comunale di Ozieri, con inizio alle ore 10,30, nel quale si illustrerà l'importanza della donazione di midollo nella terapia di molte malattie del sangue come la leucemia e la talassemia.
Nei mesi scorsi l'ADMO e l'AIDO, con la collaborazione dei presidi, dei referenti e di tutti gli insegnanti, hanno cercato di sensibilizzare gli studenti delle ultime classi degli istituti scolastici superiori presenti in città con una serie di incontri sul trapianto di midollo dove venivano illustrate le modalità per diventare potenziali donatori iscrivendosi al registro dei Donatori di midollo osseo.
La risposta dei ragazzi è stata splendida, oltre ogni più rosea aspettativa: molti di loro hanno voluto partecipare al colloquio informativo con la dottoressa Pirastru, nel centro trasfusionale dell'Ospedale di Ozieri, e in seguito hanno voluto fare il prelievo per la tipizzazione che li ha iscritti automaticamente nel registro dei donatori. Ancora una volta i giovani studenti hanno smentito con l'impegno e una grande sensibilità coloro che li dipingono superficiali e disimpegnati, anche grazie al corpo docente che si è impegnato affinché tutto andasse a buon fine e si raggiungessero risultati concreti.
La conferenza sul trapianto di midollo osseo è stata organizzata dall'ADMO e dall'AIDO di Ozieri in collaborazione con i presidi, i referenti e tutti gli insegnati dell'Istituto Tecnico per Geometri, Ragionieri ed Agrario, del Liceo Classico, del Liceo Scientifico e del Liceo Socio-psico-Pedagogico. L'Amministrazione Comunale di Ozieri, in particolare con l'assessore ai servizi sociali dottor Filippo Fele, che farà anche da moderatore durante il dibattito, l'assessore alla cultura Bruno Farina, l'assessore alla pubblica istruzione Beatrice Chessa e l'assessore alle attività produttive Lello Sgarangella, ha subito fatto propria l'iniziativa e si è mobilitata per la buona riuscita della manifestazione promuovendola anche durante le numerose iniziative che ha organizzato nel periodo natalizio.
Anche la Chiesa locale, ed il vescovo in prima fila, hanno dato la loro disponibilità e si stanno impegnando per sensibilizzare la popolazione dell'intera Diocesi sul problema della donazione di midollo osseo. Sabato 19, dopo l'intervento del sindaco di Ozieri, prof. Leonardo Ladu, su come il territorio si stia mobilitando dimostrandosi comunità, prenderà la parola il vescovo di Ozieri Monsignor Sergio Pintor, presidente della commissione sanità della CEI, che parlerà del significato e del valore cristiano della donazione. Sarà poi la volta della dottoressa Maria Gavina Pirastru, responsabile del centro trasfusionale dell'Ospedale di Ozieri, che descriverà come avviene la tipizzazione per poter diventare potenziali donatori, l'ing. Antonello Pala racconterà la sua esperienza di donatore ed il professor Giorgio La Nasa, primario del Centro Trapianti Midollo Osseo di Cagliari, parlerà del trapianto.
Dopo gli interventi della madre di Daniela, che illustrerà la vita di una bambina affetta da Talassemia, e del professor Licinio Contu, illustre scienziato, fondatore e presidente dell'ADMO Sardegna, che parlerà del registro dei donatori di midollo osseo, si aprirà il dibattito.
La conferenza è aperta a tutti e sarà un momento di confronto importante per capire quanto sia necessario l'impegno di ognuno di noi per salvare tanti malati che per guarire aspettano un trapianto. Sarà un incontro dibattito e chiunque potrà rivolgere delle domande, orali o scritte, ai relatori i quali potranno chiarire tutti gli aspetti della donazione di midollo osseo.
La mamma della piccola Daniela ci ha detto: "Abbiamo cercato invano fra i parenti qualcuno compatibile, ma purtroppo senza nessun risultato, per cui ora stiamo cercando all'esterno della cerchia familiare. L'impresa non è semplice, ma il nostro impegno è grande e farei qualsiasi cosa per vedere Daniela guarita e non più costretta alle trasfusioni alle quali si deve sottoporre per continuare a vivere. Devo ringraziare tutti coloro che si sono fatti tipizzare perché ognuno di loro potrebbe essere un potenziale donatore per Daniela e ridarle la vita."
La tipizzazione è possibile per le persone in un'età compresa fra i 18 e 45 anni che siano in buona salute, e dopo un piccolo prelievo di sangue si rimane iscritti nel registro dei donatori fino ai 55 anni, in alcuni casi si trova la compatibilità con un malato e solo allora si viene richiamati per la donazione.
L'importante è essere veramente molto motivati quando si decide di compiere questo gesto d'amore così grande perché nel momento in cui si dovesse essere richiamati per la donazione sarebbe un dramma per il malato se il potenziale donatore si tirasse indietro e decidesse di non donare più.