Il Popolo di Bronzo, la mostra
Faccia a faccia con il popolo dei nuraghi. La mostra rimarrà aperta dal 18 Marzo fino al 17 Aprile 2011
Eccezionalmente concessa dalla Provincia di Cagliari per un mese intero, dal 18 marzo al 17 aprile, è visitabile nel Museo Archeologico di Ozieri la mostra "Il popolo di bronzo", quarto appuntamento del programma "Serate al Museo 2011" messo in cantiere dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Ozieri, con il coordinamento scientifico del direttore Lucrezia Campus e il supporto dell'Istituzione S. Michele.
La centralità geografica di Ozieri all'interno del Nord Sardegna, è uno dei motivi della concessione per un intero mese di questa mostra, che come per incanto ci porterà faccia a faccia con quelli che nel sentire comune identifichiamo come nostri progenitori.
La mostra, finanziata nella sua prima edizione dalla Provincia di Cagliari, da corpo - è proprio il caso di dirlo - ai personaggi ritratti nei famosi bronzetti nuragici, vera rappresentazione di quel popolo che abitava la nostra isola durante l'Età del Bronzo.
Il tutto nasce dallo studio effettuato e pubblicato da Angela Demontis, nel 2005. Con l'esposizione si propone una "ricostruzione di armi, abiti, accessori e utensili nuragici, realizzati con i materiali e antiche tecniche di lavorazione".
Il tutto è basato sull'osservazione delle statuette di bronzo, ricostruite con modelli a grandezza naturale con rigore scientifico. L'uso dei materiali in epoca antica è avvalorato da citazioni storiche che ne testimoniano l'impegno.
Lo studio dei particolari dell'abbigliamento, militare o meno, delle armi, degli oggetti e offerte trasportate, diventa la base da cui parte la comprensione del gusto estetico, l'articolazione sociale e da cui si acquisisce una panoramica dei mestieri di una società che risulta aver avuto estesi contatti con il Mediterraneo.
Con dieci manichini abbigliati si fa un excursus fra capi tribù, guerrieri con spada e stocco, sacerdotesse, arcieri con giustacuore, il cui solo altro esempio noto è il guerriero di Capestrano; donne in abito "minoico", tipo la dea dei serpenti di Cnosso; guerrieri con mazza, fornai, portatori di vasi.
Per ogni figura viene presentata una minuta ricostruzione grafica di ogni capo di abbigliamento, corazze, spallacci, schinieri, scudi, armi, copricapo, paracolpi, brassard ecc.
Correda la mostra una serie di pannelli sulla metallurgia e artigianato dell'argilla, sull'arte della concia, sulla tessitura e colorazione.
Particolari facilitazioni sono state volute dall'Amministrazione per permettere a tutti di visitare la mostra, che, si ricorda, comprende la visita guidata, al solo prezzo di 2 euro.
Per l'inaugurazione è previsto l'intervento della curatrice Angela Demontis e la proiezione di un filmato in cui interviene l'Accademico dei Lincei Giovanni Lilliu.
Collateralmente alla mostra, l'Amministrazione promuoverà in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Sassari, la visita ai Giganti di Monti Prama, presso il laboratorio di restauro di Li Punti a Sassari.
Le iscrizioni si chiuderanno entro il 30 marzo. Per prenotazione e informazioni è a disposizione il n. 079 7851052 o l'indirizzo digitale: museo.ozieri@tiscali.it.
Sito del Civico Museo Archeologico