Ozieri, Sabato 20 Aprile 2024

Mons. Corrado Melis

Grande festa per il nuovo Vescovo di Ozieri

Oltre cinquemila persone hanno assistito alla cerimonia di consacrazione del nuovo Vescovo di Ozieri Mons. Corrado Melis, presieduta da Mons. Angelino Becciu, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato Vaticana.

nuovo Vescovo di Ozieri, Mons. Corrado Melis

Il sindaco Leonardo Ladu ha ringraziato Papa Francesco e le persone che hanno consentito di scongiurare la chiusura della storica Diocesi di Ozieri, le cui origini risalgono a quella di Bisarcio (XI sec.).

Negli anni ha contribuito alla crescita sociale e culturale del territorio, anche con l'espressione di alte figure intellettuali, e ancora oggi favorisce la tenuta della coesione sociale di un vasta area interna.

"La Chiesa – ha detto il Sindaco - ha deciso, in controtendenza alla politica talvolta disattenta e superficiale, di credere in noi fino in fondo, invitandoci ad essere protagonisti, non con le lamentazioni, chiedendoci di concorrere a pieno titolo, insieme agli altri, a costruire una Sardegna migliore. La Chiesa ha voluto e saputo interpretare le nostre aspirazioni più profonde."

Il discorso del Sindaco di Ozieri alla cerimonia del 13 settembre 2015.

Carissimo Mons. Corrado,
dopo alcuni anni di inquietudine e incertezza, siamo davvero felici di avere il nostro vescovo.

Ci siamo raccolti in tanti, per darle il benvenuto cordiale della citta di Ozieri e di tutto il territorio del Logudoro, del Goceano, del Monteacuto. Sono venuti a festeggiarla i fedeli della Diocesi di Ales, gli amici della Marmilla, i concittadini di Sardara e tanta gente da tutta la Sardegna.

Ci siamo tutti, vescovi, sacerdoti, parlamentari e consiglieri regionali, autorità civili e militari, associazioni, laici e cattolici, credenti e non credenti. Non poteva mancare nessuno, oggi è giorno di festa.

nuovo Vescovo di Ozieri, Mons. Corrado Melis

I credenti, durante la cerimonia, pregheranno il Signore perché la assista nell'impegnativo compito di guida pastorale della nostra comunità cristiana, i non credenti assisteranno alla cerimonia, ne sono certo, non solo con rispetto, ma soprattutto consapevoli che questa celebrazione rappresenta un evento straordinario per la vita sociale e civile della nostra comunità.

I sapienti avevano annunciato la fine della storia della nostra piccola e gloriosa Diocesi, e le motivazioni delle scienze umane, apparivano ai più realistiche.

La Chiesa sorprende sempre, Papa Francesco ci ha offerto un dono grandissimo.

Il Papa ha deciso di investire su di noi, sulla nostra marginalità, sulla nostra debolezza, sulle nostre difficoltà, sui nostri problemi.

La Chiesa ha fatto una scelta di campo netta: le periferie e gli ultimi.

Noi siamo una vasta zona interna che, come molte aree interne della Sardegna, soffre dei problemi aggiuntivi dello spopolamento, dell'invecchiamento, dell'emigrazione.

La Chiesa ha deciso, in controtendenza alla politica talvolta disattenta e superficiale, di credere in noi fino in fondo, invitandoci ad essere protagonisti, non con le lamentazioni, chiedendoci di concorrere a pieno titolo, insieme agli altri, a costruire una Sardegna migliore. La Chiesa ha voluto e saputo interpretare le nostre aspirazioni più profonde.

Questo atto di fiducia ci rida orgoglio e dignità, ci da più forza per credere nel futuro e per impegnarci con più lena per i problemi della nostra comunità, a partire dai più poveri, dai giovani senza lavoro, dalle famiglie in difficoltà, dai migranti di cui ospitiamo una piccola comunità.

Non ci lasceremo rubare questa speranza di impegno e responsabilità, sentimento vitale che oggi anima più intensamente i nostri cuori, grazie anche alle scelte della Chiesa.

La decisione del mantenimento della Diocesi è stata assunta dal Papa, ispirato dall'alto, molto in alto. Ma certo vi hanno contribuito uomini che sono stati generati in questa terra e che hanno profuso per tanti anni il loro impegno al servizio della Chiesa e delle nostre comunità.

Voglio salutare affettuosamente e ringraziare mons. Angelino Becciu, chiamato tanti anni fa a responsabilità di collaborazione diretta col Papa nella guida della Chiesa universale. Non ha mai dimenticato la Sardegna dove è sempre presente in occasione dello svolgimento di eventi religiosi e civili rilevanti ed non si è mai dimenticato di noi, della sua terra.

Voglio ringraziare mons. Giovanni Dettori, che alla fine del suo mandato episcopale ad Ales, collegando idealmente due territori lontani, ha concorso a donarci una delle sue risorse umane più preziose, mons. Corrado, perché lo stesso possa dispiegare il suo impegno nella nostra terra dove lui ha deciso di tornare per continuare la sua missione come umile prete.

nuovo Vescovo di Ozieri, Mons. Corrado Melis

Saluto e ringrazio mons. Sanguinetti che è stato per tanti anni guida saggia dei fedeli, intelligente animatore pastorale del rapporto tra chiesa e territorio e si è caricato sulle spalle l'onere, anche fisicamente impegnativo, di guida della Diocesi come amministratore apostolico.

Voglio ringraziare infine mons. Pintor, uomo buono e semplice, che ha dato alla nostra comunità testimonianza quotidiana dei valori cristiani.

Succederà, caro mons Corrado, ad uomini di questa levatura, il suo compito è impegnativo, ma sappiamo che Lei è all'altezza di questa responsabilità.

Le prime semplici testimonianze di stima nei suoi confronti che mi sono pervenute, dicono tante cose.

Quando e stato nominato vescovo mi hanno telefonato i più autorevoli rappresentanti istituzionali di Villacidro e mi hanno detto che erano dispiaciuti di perderla, ma felici per il nuovo impegno che le era stato affidato.

Il sindaco della cittadina dove è nato, insieme a tanti suoi concittadini, giunti oggi ad Ozieri, mi hanno affettuosamente parlato di Lei.

Da oggi lei diventa ozierese e logudorese tra gli ozieresi e i logudoresi.

Inizia un cammino con noi; insieme, ciascuno per il proprio ruolo e con le proprie responsabilità, percorreremo la lunga strada della vita, per costruire un mondo migliore, ne sono certo.

Auguri vivissimi da parte di tutti noi.

Leonardo Ladu, Sindaco di Ozieri

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Le foto di questo articolo sono state concesse da: Studio Tutto foto Dau e A. Canalis

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