Ozieri è una delle prime città della Sardegna che si è dotata del PEAC
Il PEAC, Piano Energetico Ambientale Comunale, è stato approvato definitivamente dal Consiglio Comunale
Con deliberazione del Consiglio Comunale del 12 Maggio 2008 è stato approvato definitivamente il Piano Energetico Ambientale Comunale (PEAC). Il Piano è stato redatto da un nostro concittadino, l'ing. Giuseppe Calabrese, che lo ha illustrato all'assemblea anche con l'ausilio di mezzi audiovisivi.
L'adozione del PEAC si è resa necessaria per potersi avvalere di risorse finanziarie sia regionali che nazionali ma anche europee.
Le direttive di sviluppo previste dal nostro piano PEAC comprendono 18 azioni mirate tutte al risparmio energetico ed alla produzione stessa di energia, partendo da fonti di energia rinnovabili, tutte mirate a raggiungere gli obiettivi di Kyioto, quindi alla riduzione di emissione di anidride carbonica nell'atmosfera. Nel periodo 2008-2012 tale immissione deve essere ridotta dell'8 per cento.
La nostra città consuma in un anno circa 1,2 Megawatt per usi di illuminazione pubblica e per l'utilizzo complessivo di tutta la macchina comunale.
La CEE, con l'art.4 direttiva 93/76 ha attivato l'FTT (Finanziamento Tramite Terzi)che permette e finanzia società di servizi per ammodernare gli impianti di illuminazione pubblica in parte obsolete e fattiscenti.
Con l'adozione del PEAC Ozieri può quindi accedere all'FTT. I nostri impianti di illuminazione pubblica hanno necessità urgente di essere adeguati alle normative CEE soprattutto per quanto concerne i livelli di sicurezza previsti dalle norme vigenti, e il risparmio di gestione ed energetico.
Per ottenere questi obiettivi il PEAC prevede le seguenti misure:
a) Utilizzo di lampade ad elevata efficienza luminosa ed energetica;
b) Predisposizione di piani di manutenzione programmata;
c) Sostituzione delle apparecchiature presenti con altre meno dispersive e ad alto rendimento;
d) Rivisitando i contratti di fornitura elettrica ed utilizzando lo strumento del telecontrollo.
La città presenta nell'illuminazione pubblica diverse criticità: infatti un quinto dei punti di illuminazione pubblica sono spenti per vari motivi, pertanto per tenere in ordine e a norma detti impianti sono necessarie risorse umane e finanziarie di cui portroppo siamo carenti. Sarà quindi necessario attingere dal FTT servendoci delle società tipo ESCO con la terzializzazione del servizio, senza creare costi aggiuntivi da spalmanre a carico dei cittadini contribuenti.
La legge ci impone di raffrontare il nostro PEAC al piano energetico nazionale, regionale e provinciale.
Fra le 18 azioni previste dal PEAC, oltre al risparmio energetico sono contemplate possibili produzioni di energia, sempre da fonti rinnovabili. Su questo argomento, che sta diventando sempre più pressante, l'Amministrazione Comunale di Ozieri intende intraprendere iniziative molto importanti con l'utilizzo di diverse tecnologie:
- solare fotovoltaico;
- fotovoltaico integrato
- fotovoltaico industriale.
Si è calcolato che esiste la possibilità di installare circa 5000 metri quadrati di fotovoltaico solo nei tetti del quartiere di San Nicola e circa 50 mila metri quadrati nella Zona Industriale di Chilivani (ex ZIR) per una produzione complessiva di circa 3,5 Megawatt.
Inoltre si stanno aprendo possibilità e prospettive per l'installazione dell'eolico e minieolico nelle discariche attive e dismesse di Coldianu.
Altri tipi di energia previsti nel PEAC riguardano il Biogas prodotto dalla discarica esaurita e ricoperta di Coldianu e dalla discarica in esercizio dei RSU di cui si sta monitorando la quantità di produzione di biogas per poter installare un motore termico che permette l'azione di un alternatore per la produzione dell'energia elettrica.
In un'altra azione del PEAC è prevista la produzione di energia dalle biomasse. Anche su questa partita l'amministrazione comunale è disposta ad aprire un confronto in primi s con i produttori agricoli deputati a produrre la materia prima per le biomasse, pur senza compromettere la strategia della gestione aziendale agricola. L'eventuale produzione di biomasse deve servire ad incrementare il reddito aziendale pur creando anche un incremento lieve occupazionale; infatti per poter parlare di impianto industriale per biomasse è necessario coltivare colture specifiche per una estensione complessiva di 800 ettari che potranno creare occupazione e relativo indotto.
Normativa di riferimento
L. n. 10 del 9 gennaio 1991 "Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso nazionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia".