Ozieri, Mercoledì 4 Dicembre 2024

Uno scorcio del centro storico di Ozieri

Ozieri saluta Monserrato Meridda

Con una larghissima e commossa partecipazione popolare la Città di Ozieri ha tributato l'ultimo saluto al suo cantore

Con una larghissima e commossa partecipazione popolare la Città di Ozieri ha tributato l'ultimo saluto al suo cantore Monserrato Meridda.
Dall'antivigilia di Natale la sua ispiratissima voce risuona nel Parnaso Celeste.
Il panorama letterario della Sardegna ha così perso uno dei suoi più infaticabili interpreti.
Stimatissimo poeta e appassionato cultore della lingua sarda lascia una straordinaria eredità di testimonianze che lo renderanno indimenticabile nei cuori degli ozieresi.
Nacque a Ozieri, nel rione Cuzolu, il giorno 11 giugno 1922, da Raimondo e Veronica Manca. Dal suo matrimonio con Antonietta Tinu, celebrato il 2 gennaio del 1947, sono nati i figli Vittoria, Rita, Raimondo e Antonella.
Ben presto manifestò particolare attitudine al componimento poetico in Limba. Profuse grande energia per la difesa e la promozione delle più autentiche espressioni della nostra Cultura.
Fu fra i fondatori de "Su sodaliziu otieresu Pirastru, Cubeddu, Morittu" dedicato ai tre giganti della poesia estemporanea logudorese.
Ha partecipato a innumerevoli edizioni del "Premio Ozieri" spesso collaborando attivamente alla sua organizzazione con l'indimenticabile Tonino Ledda.
Fondò e animò per oltre 25 anni il "Premio Logudoro". Nel 1978 diede alle stampe la memorabile raccolta di versi "Pensieri vergini".
La sua è una poesia legata indissolubilmente alle radici ozieresi ma capace di suscitare echi e sentimenti di risonanza universale.
Autore di una vastissima produzione, alcune sue poesie sono diventate celeberrime grazie alla loro trasposizione nei repertori delle principali corali regionali.
L'addio alla giornata terrena del poeta è stato celebrato nella Chiesa di Santa Lucia, rivelatasi fin troppo angusta per l'enorme afflusso di folla. L'ufficio funebre è stato celebrato dal parroco Don Sini che ha tratteggiato la figura di Monserrato Meridda con elevate parole. Hanno fatto corona al rito le melodiose armonie del Coro Città di Ozieri , del Coro Maria Teresa Cau, del Coro Parrocchiale e del Coro Santu Nigola. Presente anche la Banda Musicale cittadina.
La generale commozione ha raggiunto il culmine allorquando la figlia di Monserrato, Antonella, affermata soprano nel coro del teatro "La Fenice" di Venezia, ha dato vita a una mirabile intrepretazione de "La Vergine degli Angeli" di Giuseppe Verdi.
Emozionante il commiato al padre da parte di Raimondo Meridda, attraverso la lettura di una delle ultime liriche di Monserrato, estremo suo lascito morale: "Chelzo una rosa".


Tando, cando poi e s'interighinada de sa vida

benid sa notte de s'eternidade

cando non s'iden pius colores de fiores e chelos limpios

...e non s'intenden pius risos de giovanos e cantigos de allegria ...

...cando sa paghe pro sempre assigurat reposu a sa carena istracca

pro piaghere non chelzo piantos acculzu a mie ...

ma una rosa chelzo, una rosa ruja e profumada

chi ammentet a bois pro sempre...

cantu bos apo cheffidu 'ene."



Otieri narada adiosu a su poeta sou Musseradu Meridda.

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